Napoli parla un’altra lingua
Napoli raccoglie l’appello lanciato da un nutrito gruppo di artisti che ha chiesto di dare voce, in occasione della Festa più importante di un anno perché dedicata ai diritti ed al lavoro, alla Napoli che parla e pratica la lingua della solidarietà e dell’accoglienza, del lavoro e dei diritti, del contrasto ai cambiamenti del clima e allo sfruttamento selvaggio dell’ambiente, dell’unità del Paese e del rispetto della Costituzione.
Sì, Napoli parla un’altra lingua, una lingua profondamente diversa da quella di chi pratica l’odio, tollera formazioni fasciste, precarizza il lavoro, è silente, se non peggio, di fronte alle devastazioni dell’ambiente.
Per queste ragioni, e per l’ostinata necessità di essere sempre in campo per la giustizia sociale, organizziamo con un importante e numeroso gruppo di artisti – che ringraziamo – un megaconcerto a Piazza Dante, a partire dalle ore 14.30.
A partire dalle 14 e fino a mezzanotte, presentati da Anna Trieste, si alterneranno 45 tra artisti e band: ‘O zulu’, 99 posse, Alan Wurzburger, Aldolà Chivalà, Alessio Arena, Armouann, Bandao, Bisca, Cabiria, Capone & Bungt Bangt, Ciccio Merolla, Cultural Boo Team, Cyrus ò Neal, Emiliana Cantone, Ensi, Fede ‘n Marlen, Frank Carpentieri, Folkabbestia, Gnut e Sollo, Graman, Il nucleo, Jey Lillo, Jovine, Kafka sui pattini, Kalis, La Zero, Lorenzo Girotti, Maldestro, Maria Nazionale, Megaride, Modena City Ramblers, Mujeres Creando, Nicola Siciliano, O rom, Oyoshe e dope one, Paky g, Rione Junno, Romito, Scapestro, Sud58, Suonno d’ajere, Tartaglia aneuro, The cyborgs, Tommaso Primo, Ventinove e trenta, Zezi.
“dalle 14.30 a piazza dante”
Il concerto, di cui è direttore artistico Massimo Jovine, ha avuto il sostegno dell’amministrazione comunale di Napoli e tutti gli artisti hanno aderito a titolo gratuito.