Il centro storico di Napoli è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, nel non troppo lontano 1995.
Il centro storico di Napoli infatti è particolare, per sovrapposizioni di stili, architetture e geometrie, grazie al susseguirsi di dominazioni di influenze che ne hanno plasmato la sua unicità, ma il suo vero unicum è rappresentato dal fatto, che è un essere vivente.
Nel centro storico di Napoli, ci si abita ancora a differenza di quelli di alcune cittadine italiane, perfettamente conservati, ma oramai musei di se stessi, qui i panni stesi, i negozi e i balconi, sono l’espressione di vita, di quel battito che solo qui si interseca all’arte.
Purtroppo, questo grande patrimonio rischia, rischia moltissimo. In circa 25 anni, circa 500 mln sono stati elargiti, ma non sono stati spesi, il rischio è l’esclusione dalla lista, proprio per la mancanza di un investimento adeguato di tali fondi contro il disfacimento, il degrado dell’enorme patrimonio storico culturale della città.
L’Unesco non esclude Napoli, per un mero motivo politico, la cenerentola della lista, viene comunque mantenuta in tale elenco, perché l’Italia è il paese che ha maggior numero di siti e ricchezze, Patrimoni dell’Umanità.
Moltissimi i progetti avanzati, elaborati, ma nessuna delle amministrazioni ha operato in tal senso. Non è stato rendicontato nulla, all’ufficio del dipartimento dello sviluppo e coesione di Bruxelles, come da prassi.
Facendo una passeggiata tra i vicoli dove splendide, ma trascurate facciate di storici palazzi si affacciano, su rumorose strade, ci si rende conto che le impalcature di molti, risultano ormai fatiscenti ed arrugginite.
Il più indicativo è il caso della splendida chiesa di San Lorenzo dove i ponteggi, sono lì da 5 anni, a testimonianza dell’incompetenza. Una chiesa, quella di San Lorenzo, tra le più affascinanti ed uniche, per i suoi interni, per lo scavo particolare in grado di farci vedere la stratificazione greca, romana e medievale della città. Delle 500 chiese, presenti a Napoli, cosa lasceremo alle generazioni future? Cosa rischiamo di annullare, di cancellare dalla nostra memoria?
Tantissimo, se non si corre ai ripari, in modo lungimirante e con gli adeguati interventi. Recuperare, valorizzare e la parola più bella di tutte conservare, con tutta la poesia che questo verbo ha in sé. Si conserva, ciò che ha valore, che è prezioso e ciò che non lo è. Perché il valore è negli occhi e nella mente di chi lo mette da parte.
Il centro storico di Napoli merita tantissima cura, va preservato lustrato ed accudito con passione, perché questo è Napoli, passione ad ogni respiro; il centro storico… respira con i napoletani che lo abitano, lo visitano o vanno in giro per una semplice commissione
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