Lutto nel mondo dei libri, è morta Lucinda Riley. La scrittrice nordirlandese aveva 55 anni e da 4 anni, combatteva contro un tumore: “Nella gioia del viaggio, ho imparato la lezione più importante che la vita possa offrire, e ne sono contenta.
Il momento è tutto ciò che abbiamo”. Questo l’ultimo messaggio che ha voluto lasciare i suoi fan. Classe 1966, nata a Lisburn, dopo un iniziale carriera come attrice si era dedicata alla sua passione più grande: scrivere.
I suoi romanzi, tradotti in 37 lingue, hanno venduto oltre 30 milioni di copie, in tutto il mondo. La ragazza italiana, La rosa di mezzanotte, Una luce alla finestra, alcuni dei suoi titoli più belli.
Ma, resterà sicuramente nel cuore, dei suoi lettori per la serie delle “Sette Sorelle”, pubblicata da Giunti editore, diventata un fenomeno globale. Il settimo ed ultimo volume, appena uscito nel nostro paese, è tutt’ora nella top ten, dei libri più venduti. Solo una settimana fa, ha raggiunto il numero 1, vendendo in meno di una settimana, 40.000 copie in tutti gli store.
I libri di Riley hanno partecipato a numerosi premi internazionali: in Italia ricordiamo l’avventura al Bancarella, il premio The Lovely Books in Germania.
Nel 2020 l’autrice ha ricevuto, in Olanda, il premio Dutch Platinum per le vendite di oltre 300.000 copie per un singolo romanzo in un anno. Riley ricordava come uno dei momenti di maggiore orgoglio, nella propria carriera, il raggiungimento della vetta nella classifica bestseller del Sunday Times.
Tra gli altri progetti dell’autrice, la serie per bambini ‘My Angels’, scritta in collaborazione con il figlio maggiore, Harry Whittaker. Il primo libro, ‘Bill e l’Angelo dei sogni’ è stato pubblicato a novembre 2020 con ‘Lo scrigno degli angeli ‘(Giunti), quattro piccoli libriccini in cofanetto che anticipavano temi e protagonisti della nuova serie.
I romanzi della Riley, un concentrato di passione e dolcezza, su scenari di grandi eventi storici. La particolarità del suo narrare?
Quella capacità, di tenere il lettore sospeso nel tempo. Le Sette Sorelle, sono infatti strutturate, in modo particolare. Ciascuna di esse è in cerca del suo passato, facendo ricerche sulle proprie origini, poiché orfane, si imbatte, in un passato lontano ma incredibilmente vicino.
La narrazione va avanti e indietro, nel tempo, incessante e piena di colpi di scena, inaspettati e inattesi. Il libro della Riley è un libro da tenere sul comodino. Sul ripiano della fantasia leggera e di svago.
Svago? Meglio togliere la S, vagare, si vagare in luoghi lontani, nello spazio e nel tempo. Il primo libro, ad esempio ci porta da Parigi all’ombra del Corcovado a Rio de Janeiro, il secondo in Norvegia; uno stile scorrevolissimo e morbido, che si adatta come un pezzetto di puzzle a qualsiasi sfumatura del nostro umore a fine giornata; quando finalmente lontani dal rumore della giornata, dal chiacchiericcio, dal traffico, ci allontaniamo con i pensieri, da dove è seduto, il nostro corpo.
Adesso, che i suoi pensieri si sono allontanati dal “suo corpo “con grande affetto la salutiamo…
Ciao cara Lucinda...