Giornata d’oro per l’atletica leggera italiana con Tamberi e Jacobs sul gradino più alto del podio nel giro di pochi attimi. Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto, Jacobs invece ha trionfato nei 100 metri piani.
Sono due storie commoventi quelle di Tamberi e Jacobs. Il saltatore Gianmarco Tamberi soprannominato Gimbo a Rio 2016 ebbe un infortunio gravissimo che sembrava aver stroncato questo sogno, ma Tamberi l’ha trasformato in un’ambizione di riscatto. Road to Tokyo aveva inciso sulla sua ingessatura e nel momento del trionfo ha alzato al cielo quel pezzo di ingessatura che non ha distrutto il suo sogno.
Il talento di Jacobs era noto da tempo. Purtroppo, in occasioni importanti, questo atleta sembrava spegnersi. Anche lui ha dovuto lavorare su muscoli e testa fino a trasformare questo suo difetto nel suo pregio migliore. Mai un italiano aveva disputato una finale olimpica. Jacobs aveva già scritto la storia conquistando la finale. Ma è questo tempo: 9,80 che lo porta sul trono occupato poco fa da Bolt.
Il motto olimpico è citius, altius, fortius. Più veloce, più alto e più forte. Ed oggi l’uomo più veloce del mondo è l’italiano Jacobs, quello che salta più in alto è l’italiano Tamberi.