Restaurati e restituiti alla città, 21mila metri quadri di verde inaccessibili da anni. La cerimonia di riapertura slitta per allerta meteo. La direttrice Ragozzino: “Una festa, valorizzato un patrimonio culturale”.
Raddoppiano gli spazi accessibili al pubblico della bellissima Villa della duchessa Floridia.
Il dolce cuore Green del Vomero, luogo da sempre di ritrovo, di coppie, bimbi e anziani, torna a far sentire più forti i suoi battiti.
E’ stata recuperata tutta la zona che si estende: tra l’ingresso di via Cimarosa e la terrazza panoramica, compreso il teatrino di verzura ed il boschetto delle camelie.
La villa è in stile neoclassico, essa deve il suo nome a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e moglie di Ferdinando IV di Borbone.
Nel 1815, questa villa che era la tenuta del principe Giuseppe Caracciolo di Torella, fu regalata da re Ferdinando alla moglie, che decise di chiamarla Floridiana.
Per l’occasione i viali e i sentieri del parco circostante in stile romantico furono sistemati e arricchiti dal direttore dell’Orto botanico di Napoli Friedrich Dehnhardt che portò 150 specie di piante come pini, platani, lecci, palme e camelie.
Nel 1919, dopo essere passata in eredità ai figli della coppia reale, la villa fu acquistata dallo Stato che la rese luogo di esposizione della collezione di ceramiche ricevuta in dono da Maria Spinelli di Scalea, un’eredità da parte dello zio Placido di Sangro, duca di Martina, che diede il nome al Museo delle Ceramiche Duca di Martina.
Il parco che circonda la Villa Floridiana è un affascinante insieme di sentieri e boschetti tortuosi che si arrampicano e scendono fino a culminare in uno splendido belvedere che si trova, proprio nella parte retrostante la villa, su una terrazza a picco sul mare, da cui si può ammirare una splendida veduta sul golfo di Napoli.
Tra i sentieri del parco della Floridiana quanti fruscii, profumi, segreti, baci ed effusioni tra adolescenti.
La Floridiana, il luogo d’eccellenza…
Il rifugio perfetto di chi marina la scuola… !