Nel monumento seicentesco, in cui le donne da secoli sono solite prendersi cura delle anime del Purgatorio, il 10-11 febbraio sono proprio le donne a diventare protagoniste di una narrazione ispirata al reale, nel segno della lezione pasoliniana.
Un programma di attività, “Comizi di Donne”, pensato in vista delle celebrazioni del centenario della nascita di Pasolini che ricorre il 5 marzo 2022, ma che, attraverso i vari linguaggi del contemporaneo, proseguirà ben oltre tale data per sottolineare la presenza delle donne nella società, partendo proprio delle donne autrici e protagoniste di una narrazione del reale, come fa Pasolini con le comparse-testimoni dei suoi film.
Una narrazione che va dalle donne della Repubblica Napoletana ai movimenti femministi napoletani fino a creare una conversazione con le donne ed il loro vivere quotidiano, fatto spesso di limiti sociali, economici e culturali.
Limiti che nel passato come ora tuttavia non sono riusciti ad allontanare troppo alla femminilità, dai percorsi storici. Essere donna è molto di più che essere mamma, moglie, figlia.
Oggi ancora diversi paletti imprigionano il potenziale di tante donne, tra le mura domestiche.
Un potenziale, una forza lavoro direzionata su canali sbagliati.
Ma per fortuna diverse cose stanno cambiando, forse ultimamente l’altra metà del cielo è accusata di essere aggressiva e prepotente, ma per secoli aggressività e prepotenza sono state subite, sopportate, accettate come qualcosa di ovvio, di una consuetudine.
Manca ancora molto, ma la salita comincia ad essere meno faticosa e la fatica tempra lo spirito.