Presentata ieri mattina al museo PAN di Napoli la mostra David Bowie: the passenger. By Andrew Kent che aprirà al pubblico da domani, sabato 24 settembre, sino a fine gennaio 2023
L’esposizione, realizzata dal produttore Salvatore Lacagnina, della società Navigare, con il patrocinio del Comune di Napoli, è un inedito sulla vita non solo artistica, ma soprattutto personale di David Bowie.
Uno sguardo particolare sull’artista inglese, che attraverso le fotografie e testimonianze di Andrew Kent, che lo accompagnò nel tour europeo negli anni ’70, ci portano alla scoperta di momenti diversi e più intimi rispetto a quelli sul palco durante i concerti del Duca Bianco.
La mostra è curata da Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di Ono Arte e contiene 150 tra foto, oggetti e documenti che ci faranno scoprire un periodo preciso della vita di David Bowie, quello del suo tour per presentare l’album Station to Station, con 66 concerti in 4 mesi tra Canada, USA ed Europa nel 1976. Del tour europeo, comprendente 25 tappe, Kent riesce a documenta qualcosa di straordinario.
Una mostra che ci immerge completamente nella sfera personale e psicologica dell’artista, che grazie ai sapienti scatti e ricordi personali di Kent, ci accompagnano in questo percorso espositivo, circondandoci di fotografie in bianco e nero e a colori, cimeli del tour, poster dei film in cui l’artista recitò, copertine di riviste ed LP, video, ricostruzioni di ambienti simbolici del viaggio e molto altro. Prezioso, in questa galleria, il contributo di appassionati collezionisti come l’italiano Mauro Luppi, tra i maggiori cultori mondiali di Bowie.
Dagli scatti privilegiati di Kent si hanno documenti inediti su esibizioni e viaggi, tra navi, treni, hotel, ma anche l’esplorazione di Bowie delle città e dei loro luoghi più rappresentativi come la Piazza Rossa di Mosca, l’invalicabile Berlino Est, Victoria Station a Londra, dove si verificò l’incidente del presunto saluto nazista di Bowie. Le immagini e i documenti in mostra raccontano anche uno spaccato storico dell’epoca e dello spirito dei tempi nel clima di Guerra Fredda.
La mostra di Napoli, preceduta dalla tappa a Milano, presenta un nuovo allestimento e due nuove sezioni espositive dedicate alla carriera cinematografica di Bowie – nata proprio a metà degli anni ’70 – e ai costumi, quest’ultima in collaborazione con il corso triennale di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con il coordinamento della professoressa Rossella Piergallini, per approfondire la poliedricità di Bowie come uomo ed artista.
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