Venerdì 15 settembre 2023 alle ore 12.00 è stata presentata alla stampa la donazione al Museo e Real Bosco di Capodimonte dell’importante nucleo di oltre cento porcellane da parte dell’architetto Don Aslan Sanfelice Forcella dei Duchi di Bagnoli.
E poi è seguita, un’eccezionale visita al deposito delle porcellane per ammirare e fotografare in anteprima la donazione che comprende pezzi appartenenti principalmente alla Manifattura ferdinandea (1771-1806) ed in minor numero anche ad altre Manifatture come quelle caroline di Capodimonte (1743-1759), del Buen Retiro (1760-1812) e di Caserta (1757-1759), ma anche porcellane della Manifattura Poulard-Prad (1807-1821).
È stato dunque presentato alla stampa, inoltre, il progetto del Cabinet delle Porcellane, grazie al quale saranno esposte in dodici sale del Museo oltre 6mila porcellane della Raccolta Borbonica costituita dopo l’Unità d’Italia dal Direttore di Casa Savoia riunendo nel Palazzo di Capodimonte le porcellane recuperate dai Siti Reali.
Tra le porcellane esposte vi saranno anche i doni familiari e diplomatici giunti a Napoli dalle Corti di Vienna, di Francia e di Berlino.
Erano presenti il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, la dottoressa Angela Caròla-Perrotti, curatore scientifico del progetto Cabinet delle Porcellane, ricercatrice e autrice di testi specialistici sulle porcellane di Napoli, già direttrice per 15 anni del reparto Ceramiche di Christie’s Italia e Federico Forquet, uomo poliedrico discendente da una nota famiglia napoletana, raffinato designer di alta moda, di arredi sofisticati e di romantici giardini, responsabile dell’allestimento del Cabinet delle Porcellane a Capodimonte.
Le sale, dunque, del museo della Reggia di Capodimonte si arricchiscono gli altri gioielli, si arricchiscono di emozioni e gioia per gli occhi.
La porcellana di Capodimonte, raffinata espressione dell’Artigianato napoletano.Fu nel 1743, re Carlo di Borbone e sua moglie Amalia di Sassonia decisero di fondare un centro di produzione di porcellane all’interno della loro Reggia di Capodimonte, spinti dal desiderio di realizzare una porcellana simile a quella tedesca, prodotta nella fabbrica di Meissen.
La ceramica di Capodimonte continua a essere oggi un’icona mondiale, nota e apprezzata per il suo impasto – tenero e dal colorato latteo, nato da una fusione di varie argille miste al feldspato – per la sua modellazione, per le finiture e per la foggiatura che gli donano uno stile inconfondibile.
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