L’ARTE SA NUOTARE …


Ormai da quasi due mesi, in città capita di incontrare, nelle strade e nei vicoletti del centro storico, a decorazione di muri, pareti e sportelli di metallo, delle opere blu… opere marine, che sembrano tuffarsi nel grande mare che è la nostra metropoli.

L’artista fiorentino, lo street artist Blub ,che ha deciso di non rivelare al pubblico, la sua identità, ha scelto come sua nuova meta la città di Napoli. Attivo sui vari social, con l’account e l’hashtag“L’arte sa nuotare”, ha regalato alla città decorazioni e graffiti raffiguranti personaggi iconici, della storia, del cinema, dell’arte  e della musica. Bisogna solo aguzzare un po’ la vista, e scovare queste opere in acrilico o a volte dipinte su tela.

La maggior parte delle opere, ha come cornice proprio gli sportelli di metallo, quelli che vengono utilizzati per proteggere i fili della corrente, i serbatoi dell’acqua o del gas , magari un po’ arrugginiti, che hanno a loro volta, una storia da raccontare, con i loro segni del tempo. L’ho considerata una sorta di caccia al tesoro passeggiando nella mia città, alla ricerca dei personaggi che fanno parte di questo progetto, per l’appunto chiamato l’arte sa nuotare, proprio perché i soggetti sono immersi nell’acqua, e sono muniti di una maschera da sub. Personaggi che grazie al loro operato si sono resi immortali, e la loro storia e stata tramandata sino ad oggi.

Icone  storiche,  come il nostro sovrano illuminato Carlo III di Borbone, Il grande Totò, la ragazza con l’orecchino di perla del grande Vermeer , opere che arricchiscono e che contribuiscono ad arricchire, già il vasto patrimonio artistico di street art cresciuto in questi anni qui a Napoli. Ma l’arte si sa, da che mondo e mondo trasmette degli insegnamenti o ci suggerisce di guardare con altro occhio gli eventi.

In questo caso, l’essere immersi in acqua con una maschera, ci fa capire che se anche nella vita sembra di trovarci in un mare di difficoltà, abbiamo sempre delle risorse per trovare delle soluzioni e risoluzioni, e secondo l’artista, l’animo di noi napoletani rispecchia del tutto o quasi questa filosofia di vita.

Dal 30 maggio l’arte di Blub che ha colorato Napoli, sarà presente con una mostra, che durerà fino al 31 agosto, all’interno della sala del plastico di Pompei del museo MANN. Il direttore Paolo Giulierini, ha voluto questa mostra per unire idealmente, la mostra “Thalassa”, sull’archeologia subacquea che verrà inaugurata a Napoli nel mese di settembre.

“Verso Thalassa non potevamo che incontrare Blub” afferma il Direttore, che assieme al compianto Sebastiano Tusa,  hanno firmato un protocollo di intesa per la valorizzazione del patrimonio, e progettato la grande mostra sull’archeologia subacquea

“BUONA CACCIA”

Non resta che iniziare, o nel mio caso, continuare la ricerca di questi sub, che ci guardano sornioni tra Spaccanapoli, Via tribunali, nascosti in via San Sebastiano, e da oggi anche al museo MANN.

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