Gran Tour … per moderni viaggiatori
La divina, questo è il nome attribuito alla costiera amalfitana, un paradiso naturale, che la fa sembrare un balcone sospeso tra l’azzurro del mare e l’azzurro del cielo. Quasi una tavolozza naturale, che i pittori hanno voluto imprimere su tela, nel corso degli anni. Arrivare in costiera significa entrare in un sogno, immersa tra i suoi colori , profumi e squarci mozzafiato, sembra quasi di trovarsi nel paese delle meraviglie, grazie anche alla sua architettura tutta in verticale, e le sue viuzze piene di tesori e meraviglie.
“Ravello è più vicina al cielo di quanto non sia lontana dalla riva del mare”, così André Gide descrive questo piccola perla della costiera. Tra le varie costruzioni storiche non può mancare una visita al duomo. Il vero gioiello di Ravello è Villa Rufolo, una vera e proprio bellezza architettonica senza tempo, che ha avuto modo di stregare praticamente tutti, grazie a paesaggio e vista mozzafiato, perfino Wagner ne rimase incantato e lo deputò come suo luogo di rifugio e meditazione. Si potrebbe definire la villa della musica e del bel canto, essendo considerata ancora oggi, una naturale platea degli eventi del Ravello Festival, messi in scena sul palco che si sporge nel vuoto appositamente costruito ogni anno.
“La divina”
Il mare elemento imprescindibile della costiera, regno di Poseidone, per amore della ninfa Pasitea da lui amata, decise di creare e donarle Positano. Sembra abbracciata da tre isolotti il Gallo Lungo, la Rotonda e il Castelluccio, considerate da secoli la mitica dimora delle ammalianti sirene, difatti il profilo di Positano sembra quasi una sirena adagiata sulla spiaggia. Perdersi tra le sue stradine e lasciarsi avvolgere dai suoni,dai colori delle stoffe, utilizzate per la creazione degli abiti estivi ormai diventati famosi nel mondo, dai profumi di agrumi e di dolci come la famosa delizia al limone, è quasi un obbligo. Da qualsiasi punto di Positano è possibile ammirare la cupola maiolicata e multicolore della Collegiata di Santa Maria Assunta. Considerata da sempre un buon retiro, qui trovarono riposo, ammaliati dalla dolcezza del clima e dalla bellezza del paesaggio il grande ballerinoRudolf Nureyev, Picasso e Zeffirelli, solo per citarne alcuni, che amavano definirsi “Prigionieri volontari in uno scenario mitologico”.
Nata anch’essa da un amore, è Amalfi, che secondo la leggenda era il nome di una ninfa amata da Ercole che fu sepolta qui per volere degli dei. Gloriosa Repubblica Marinara terra di naviganti, il suo nome fu legato alla bussola di Flavio Gioia ed alle “Tavole Amalfitane”, il primo tra i codici di diritto marittimo. Il Duomo è il luogo più amato dai viaggiatori
Conosciuto anche come la Cattedrale di sant’Andrea,con la sua splendida facciata policroma ed i suoi 57 scalini, ancora oggi affascina ed incanta i viaggiatori è uno delle costruzioni architettoniche simbolo di Amalfi. Dal duomo è possibile passeggiare per le varie stradine, ed avere l’imbarazzo della scelta sul dove accomodarsi e gustare un sorbetto oppure una delizia al limone, dolce simbolo della costiera, ed avere davanti a se uno dei panorami più romantici al mondo.
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