Finalmente, finalmente…!
Il Santo Patrono della nostra città ed il suo culto diventano patrimonio UNESCO. Iniziato a luglio 2020 l’iter, finalmente è ufficiale.
I fedeli, circa 25 milioni ne saranno contenti. Un’iniziativa quella di ascriverlo tra i Beni Immateriali Patrimonio dell’Umanità, proposta dall’Università Federico II, insieme alla fondazione San Gennaro, che gestisce il complesso catacombe ed accorpa, enti e chiese di tutta Italia, impegnate nel promuovere il culto del Santo.
Colui che fermò Il Vesuvio, il Santo di tutti, il ragazzo che ci protegge. Il culto si celebra il 19 settembre ed il 16 dicembre, ed è accompagnato dallo scioglimento del sangue, custodito nella cappella del Tesoro nel Duomo, uno scrigno di meraviglie, di arte, un luccichio che meraviglia tutti …punto.
Il suo sangue, che portato in processione fermò l’eruzione del 1631, è, e rimane un mistero. Test ed analisi del contenuto dell’ampolla, affidata a scienziati laici, medici e luminari del settore, lo hanno classificato come prodigio; tale scioglimento infatti, ancora non ha una spiegazione razionale.
Storicamente, la prima notizia documentata risale al 1389, ma già ai tempi di Costantino I, il sangue si sarebbe sciolto. San Genna’ pensaci tu! La voce di Napoli è unica, è corale, e sempre lo ripeterà, con forza, nel cuore, sottovoce, sussurrata, perché da sempre, da tempi immemorabili lo fa, lo ripete.
È uno di noi, un ragazzo premuroso e attento, che è atteso da tutti, il 19 settembre anche dal più scettico… di tutti. San Genna’ ..Nun te scurdaaaa…m’ arraccumann..!