I MUSEI NASCOSTI

Il Museo Provinciale di Capua

Il museo provinciale di Capua è un vero e proprio scrigno di tesori. Fondato dal canonico Gabriele Iannelli, archeologo e intellettuale, nel 1870 venne inaugurato ed aperto al pubblico nel centro storico di Capua, nel quattrocentesco palazzo Antigniano. L’edificio incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda nel sito dei tre Seggi nobiliari della città.

Del palazzo ancora oggi si può ammirare lo splendido portale durazzesco catalano, che reca incastonati gli stemmi degli Antignano e d’Alagno.

Venne definito da Amedeo Maiuri il più significativo della civiltà italica della Campania.

La collezione museale raccoglie reperti storici ed archeologici dell’antica Campania e di Terra di Lavoro. La sezione archeologica ospita al suo interno la più importante collezione di Matres Matutae, proveniente dall’area dell’antica Capua, oltre a numerosi reperti pre-romani. All’interno del cortile è presente un grande lapidario oggi intitolato a Theodor Mommsen, storico, numismatico ed epigrafo.

La sezione medievale raccoglie importanti testimonianze sacre e laiche di Capua, tra le quali i resti della più volte demolita Porta Capuana, mentre la pinacoteca raccoglie, tra le varie opere, la corposa collezione delle opere di Francesco Liani.

Matres Matutae

Le Matres Matutae sono sculture in tufo raffiguranti donne sedute con in grembo uno o più bambini in fasce. Le prime Madri furono rinvenute in maniera casuale nei pressi dell’antica Capua nel 1845, raccolte intorno ai resti di una grande area in tufo. Le statue rappresentano molto probabilmente degli ex voto, un’offerta propiziatoria e un ringraziamento per la concessione divina della fecondità. Le madri del Museo Campano formano un complesso unico nel suo genere ed un raro documento in Campania di scultura pre-imperiale. Esse sono la testimonianza più significativa del culto con il quale gli antichi campani onoravano il mistero della vita, considerando la maternità come un dono divino e avvolgendolo di poetica spiritualità l’evento della nascita ritenendola sacra, come tutto ciò che di vitale esce dal seno della natura. Le sculture sono disposte nel percorso museale seguendo criteri esclusivamente estetici.

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ENG

The Provincial Museum of Capua

The provincial museum of Capua is a hidden treasure. Founded by canon Gabriele Iannelli, archaeologist and intellectual, in 1870 it was inaugurated and opened to public in the historical center of Capua, inside the 15th century palazzo Antignano. The building includes the ruins of San Lorenzo ad Crucem, an old little church dating back to the Lombard era found where the three Kingdom sites used to be. The beautiful Catalan, Durazzo – styled gate with the Antignano and d’Alagno coats of arms encrusted on it, is still well preserved.

Amedeo Maiuri called it the most significant Italic museum in Campania. The museum’ s collection includes historical and archaeological finds from ancient Campania and the so – called Terra di Campania (the area of Caserta). The archaeological area houses the most important Matres Matutae collection, coming from ancient Capua , as well as pre – roman items. Inside the courtyard there is a large commemorative plaque dedicated to Theodor Mommsen, historian, numismatist and epigraphist.

The medieval area gathers important sacred and secular items from Capua, such as the ruins of the many times destroyed Porta Capuana, while the art gallery houses, among others, the rich collection of artworks by Francesco Liani.

Matres Matutae

The so – called Matres Matutae are tuff – made sculptures portraying women sitting with newborns in their arms. The first Mothers were casually found in 1845 near the ancient city of Capua close to a large tuff area. This statues were probably a religious offering and a way to show gratefulness for the divine concession of fertility. The Mothers of the Campania’s Museum make up a unique complex and a one – of – a – kind document of ancient sculpture in Campania. These are the most relevant proof of the cult through which the ancient people of Campania used to celebrate the mystery of life, considering motherhood as a divine gift and surrounding the birth of a new life with poetic spirituality, just like every form of life born out of the womb of nature. The sculptures are displayed following aesthethic criteria only.

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