EMANUELE CALAIO’

“Tutti al Var” su Sportitalia, Emanuele Calaiò: “L’assenza di Osimhen ha pesato contro il Milan. Lukaku? Credo che sia soffocato dal sistema di Inzaghi”

Emanuele Calaiò, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Siena, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

Giudizio sulla polemica del tifo partenopeo?

“Sono temi delicati. Ritengo sia fondamentale una maggiore comunicazione tra le parti. Obiettivo che, viste le tensioni sugli spalti e le recenti dichiarazioni del presidente, si fatica a raggiungere. Un vero peccato in una stagione straordinaria degli azzurri” 

Quale è il suo pensiero sulla debacle dei partenopei contro il Milan?

“Credo che l’assenza di Osimhen abbia pesato. Il nigeriano offre maggiori possibilità di variare l’assetto tattico, potendo andare verso la palla, o anche attaccando lo spazio. Mentre Simeone predilige la palla sul primo palo, Victor può anche attaccare il secondo. Dunque, gli uomini di Spalletti si sono rivelati molto meno pericolosi del solito dalle fasce, e con i cross. Il Napoli, inoltre, ha perso la gara a centrocampo, dove i rossoneri hanno trovato delle voragini, come si evince dalle reti siglate. Anche i duelli sono stati un fattore decisivo per il successo dei milanisti. Ritengo che possa aver influito anche un fisiologico calo fisico dei partenopei”

Come giudica la stagione di Lukaku?

“Credevo che il calciatore potesse garantire un apporto differente alla squadra; invece, pare non essere più lo stesso. Inoltre, per un giocatore con il suo fisico, è difficile riprendersi da una serie di diversi infortuni. Un calo fisico a cui si aggiunge una vulnerabilità mentale. Molto dipende dalla fiducia di cui gli attaccanti possono giovare, ed attualmente il belga non sembra essere in fiducia. Parole di Inzaghi? Non saprei dire come l’attaccante nerazzurro possa accogliere le critiche, anche se tutta la squadra dovrebbe fare mea culpa, tecnico compreso. Lukaku e Lautaro ritengo siano una coppia perfetta, che con Antonio Conte riusciva a dare il meglio”

Inzaghi non è entrato nella testa di Lukaku come Antonio Conte? 

“Direi di no. Conosco Conte, che mi ha allenato, e posso dire che riesce ad entrare nella testa dei giocatori, è un grandissimo motivatore. Il lavoro che Conte richiede è sfiancante, soprattutto a livello atletico, ma consente di esprimersi al meglio. La fase offensiva di Antonio, inoltre, è di gran lunga differente rispetto a quella di Inzaghi, il quale forse predilige l’aspetto difensivo. Negli allenamenti di Conte, ricordavo un certo divertimento da attaccante, e probabilmente il belga paga anche questo cambiamento ad un nuovo modo di giocare, che non escludo possa soffocarlo”

Miglior difesa fattore per il dominio dei campionati?

“Assolutamente sì. Quest’anno il Napoli, in tal senso, ha davvero stracciato il campionato. Il dato positivo, però, oltre la difesa impermeabile ed i risultati sportivi, è la straordinarietà dei bilanci del club. Il presidente è riuscito, ormai, a vincere un campionato pur contenendo i costi rispetto alle contendenti”

DOMENICO LA MARCA

“Tutti al Var” su Sportitalia, Domenico La Marca: “Ci sono possibilità che la penalizzazione alla Juventus venga revocata. Il Milan è stato superiore al Napoli nella condotta”

Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

Pensiero sulla polemica che riguarda i tifosi azzurri?

“Dell’argomento si è parlato anche troppo. C’è una normativa che rimanda al regolamento d’suo del Maradona. Il modulo preveda una richiesta da esplicarsi entro tre giorni dalla gara. Ciò che manca, però, è la chiarezza, la quale potrebbe consentire di evitare l’inasprimento delle tensioni. Si è parlato delle misure del governo Thatcher, la quale iniziò un sistema di repressione in uno scenario completamente diverso, dopo la strage dell’Heysel. Ciò a cui De Laurentiis si riferiva, in realtà, erano i provvedimenti del giudice Taylor, fautore dell’odierno modello di stadio inglese”

Il Napoli ha risentito dell’assenza di Osimhen?

“Credo di sì. Non inserire, dal primo minuto, Raspadori è stata una scelta anche precauzionale per il ragazzo. Parliamo di un giocatore che, dopo l’infortunio, è paragonabile ad Haaland per impatto. L’assenza di Osimhen ha pesato notevolmente nella sconfitta contro il Milan. Difatti, quando il centrocampo subisce la veemenza degli avversari, come accaduto domenica, la soluzione diretta verso la punta nigeriana diviene una alternativa preziosa per i suoi compagni. È emblematica la scena di Diaz che recupera palla su Mario Rui, e Leao su Di Lorenzo, a testimonianza di un Milan superiore anche nella condotta”

Il Napoli dovrà preoccuparsi dell’indagine legata al trasferimento Osimhen?

“Fino a quando non emergeranno elementi nuovi, e non ci sarà un comportamento del Napoli che possa indurre a valutare eventuali reati, non ci sarà nulla da temere per il club partenopeo. Fin quando non ci saranno novità in tal senso, ed è una possibilità remota, il Napoli può stare tranquillo”

C’è la possibilità che venga revocata la penalizzazione alla Juventus?

“La possibilità c’è, soprattutto considerando l’assenza di una normativa in termini di plusvalenza. Da ciò che si evince dalle pronunce, si parla di un sistema, il quale necessita però di parametri normativi. Senza tali parametri sarà difficile pronunciarsi. Una pronuncia sul caso plusvalenze potrà determinare un precedente giurisprudenziale, ed infatti credo che tutti gli amanti del diritto siano in attesa di capire quali saranno le evoluzioni del tema. Sbilanciarsi, però, sarebbe improprio. Quando partirà la pronuncia sul caso stipendi, avremo invece a che fare con qualcosa di ben più spigoloso. Si tratta di una condanna che, se dovesse arrivare, potrebbe comportare delle sanzioni milionarie ingenti, le quali potrebbero incidere sul mercato dei bianconeri. Ribadisco la necessità di trovare un sistema di valutazione di salute dei club che non sia basato sulle plusvalenze”

CLAUDIO AGAVE

“Tutti al Var” su Sportitalia, Claudio Agave: “Inzaghi e Lukaku non si sono presi. Juventus prima in una classifica. Il Napoli ha perso a centrocampo”

Il giornalista Claudio Agave, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

Crede che il Ramadan possa aver influito sulla prestazione di alcuni azzurri come Anguissa?

“È ovvio che il Ramadan abbia una certa influenza nella prestazione dei calciatori, seppur soggettiva. Benzema, difatti, ha siglato una tripletta e Amrabat ha offerto una grande prestazione contro l’Inter. Ritengo tuttavia che anche l’assetto tattico degli ospiti abbia fatto la differenza. Il Napoli non è riuscito ad individuare la posizione, fastidiosissima, di Brahim Diaz, in un centrocampo muscolarizzato dalla presenza di Krunic, il quale ha ricordato ciò che in passato svolgeva Kessiè. Il Napoli l’ha persa a centrocampo, ed anche nelle motivazioni, in cui gli ospiti hanno mostrato maggiore convinzione. Ogni stagione vive di momenti potenziali. Il Napoli di Benitez, infatti, giungeva ad un punto in cui era campione di Supercoppa, in semifinale di Europa League e di Coppa Italia e ad un passo dalla Champions. Soltanto un rigore fallito negò il quarto posto, con le conseguenti critiche di una stagione ritenuta, alla fine, fallimentare. Quando parlavamo, dunque, di un sorteggio complicato, ci riferivamo proprio a questo. Il Milan è una grande squadra, al pari del Napoli, e capace di rispondere sul campo alle critiche e pressioni. Non va dimenticato, inoltre, come tutte le gare perse dal Napoli sono state disputate contro le big. Un pericolo, questo, in vista della doppia sfida di Champions”

Giudizio sulla stagione di Lukaku?

“Quando Lukaku è arrivato la prima volta all’Inter aveva una credibilità di cui oggi gode Lautaro. La punta di diamante dell’Inter di oggi è infatti l’argentino, con il belga che non è più al centro del progetto nerazzurro. Inoltre, credo che Inzaghi ed il belga non si siano presi particolarmente, così come società e tecnico”

Campionato del Napoli che giova dell’assenza di rivali?

“Nelle ultime partite di campionato il Napoli è soltanto secondo, con diciotto punti. Terza è la Lazio, ma la testa di questa classifica spetta alla Juventus. Ciò deve aiutare a comprendere come le rivali, per gli uomini di Spalletti, non mancano. Inoltre, gli azzurri sono riusciti a sopperire ad un lieve calo fisico e di gioco che potrebbe evincersi in alcuni particolari, ma che l’eccezionalità dei singoli riesce a mascherare”

LUCA CERCHIONE

“Tutti al Var” su Sportitalia, Luca Cerchione: “Giuntoli resterà in azzurro! Lukaku emblema di una squadra in difficoltà. Ecco dove il Napoli ha perso la partita contro il Milan. Vi svelo chi sacrificherà la Juventus…”

Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

È stato un Milan che ha dominato al Maradona?

“L’unica statistica a favore dei rossoneri, oltre le reti, sono i tiri in porta. Gli azzurri hanno dominato in tutti i dati, dalle occasioni al possesso palla, sino ai tiri totali. Emblematico il dato sui passaggi riusciti, che vede gli uomini di Spalletti primeggiare con 495 contro i 293 del Milan. Inoltre, le squadre hanno dimostrato una compattezza che ha permesso di chiudersi in venticinque metri. In tal senso, la scelta del tecnico rossonero di puntare sulla compattezza nel centro è stata determinante. Pioli, infatti, ha lasciato le fasce agli azzurri, prendendosi il centro del campo. È utile ricordare come gli azzurri vantino tredici cross pericolosi a zero. La strategia dei rossoneri si è rivelata vincente”

A cosa è dovuto il crollo degli azzurri?

“Pioli è tornato ad un modulo che gli aveva permesso di conquistare il tricolore lo scorso anno, e che consente a Leao di esprimersi al meglio. Inoltre, un tesserato del Napoli mi ha rivelato che uno dei fattori determinanti della prestazione degli azzurri è stato il jet lag. Consultando i dati statistici della Lega, infatti, si nota come i dati statistici dei calciatori che hanno seguito il Ramadan siano superiori a coloro i quali hanno affrontato voli intercontinentali. In particolare, i dati atletici di Kim si presentano come inferiori rispetto a quelli di Anguissa”

È un Napoli che fa fatica senza Osimhen?

“Non propriamente. È un calciatore che sposta gli equilibri, e che aiuta i compagni a segnare. Tuttavia, il Napoli ha perso per la prima volta in stagione senza il nigeriano, con otto successi ed una sconfitta nelle gare senza il suo nove titolare. I gol fatti senza Osimhen ben ventidue, di cui undici con il duo Simeone-Raspadori. L’argentino ha siglato due reti in campionato, e quattro in Champions. L’attaccante italiano vanta invece una sola rete in Serie A, e quattro marcature europee, condite da due assist. Va altresì specificato che, nell’assenza di Osimhen, è mancato anche l’apporto di Raspadori”

Stagione deludente di Romelu Lukaku?

“E’ l’emblema di una squadra che fa fatica. Il belga è arrivato in pompa magna e, assieme a Lautaro, avrebbe dovuto costituire una coppia d’oro, capace di riportare il tricolore nella Milano nerazzurra. In questa stagione Lukaku ha collezionato, in venti presenze, soltanto cinque gol ed un assist. Ciò che sorprende è la partecipazione ai gol. Solo il 13% delle reti nerazzurre ha visto la partecipazione dell’ex Chelsea. Inzaghi si è lasciato andare ad una dichiarazione, inoltre, che lascia trasparire una certa insoddisfazione verso le prestazioni del belga, affermando ‘dobbiamo migliorare tutti, io in primis, ma se Lukaku avesse segnato quei gol ora saremmo giudicati diversamente’. Inzaghi, però, è un allenatore che conserva ancora una certa mentalità da calciatore, approcciando ai propri uomini come amico. In uno spogliatoio, tuttavia, sono necessari sia bastone che carota, e con l’assenza di Tare, l’allenatore nerazzurro pare aver perso il suo bastone”

Quale è il segreto di questa Lazio?

“Il segreto può essere compreso al meglio attraverso i suoi numeri importantissimi. La squadra di Sarri ha una media punti di 1,93 a partita, con un rendimento casalingo quasi identico a quello in trasferta. All’Olimpico i biancocelesti hanno raccolto otto successi, tre pareggi ed altrettante sconfitte, mentre in trasferta le vittorie sono sette, quattro i pareggi e tre gli insuccessi. Le reti segnate sono 42, con una media di 1,56 per match ed il sesto posto nella graduatoria di riferimento. La Lazio è prima, inoltre, per imbattibilità, con sole 19 reti subite ed una media di 0,7 per gara. La Lazio vanta, non a caso, nove punti in più rispetto alla classifica della stagione passata. In tal senso vanno riconosciuti i meriti del Napoli, unica squadra che viaggia ad un ritmo di miglioramento superiore. Gli azzurri vantano quattordici punti in più rispetto alla scorsa stagione, ed undici in più della capolista dello scorso anno”

Parlare di pianificazione in casa Juve è difficile quando incombono ancora rischi giudiziari?

“La Juventus non può programmare il suo destino. In tal senso, tuttavia, un primo step è stato raggiunto con l’insediamento del nuovo CDA, che dovrà capire come agire in base a quel che sarà il business plan della società. Tutto ciò che riguarda il mercato della Juve, però, è in stand-by, sia attendendo quelli che saranno gli sviluppi giudiziari, sia sportivi. Parlare, dunque, di rinnovi di Di Maria o Max Allegri, è superfluo. A tal motivo, anche le voci che vorrebbero un Cristiano Giuntoli in bianconero non hanno peso rilevante. Giuntoli, inoltre, resterà sicuramente sino alla scadenza naturale del contratto, c’è la volontà del direttore di rimanere ancora in azzurro. In caso di ristrettezze e necessità economiche, ad essere sacrificato potrebbe essere Dusan Vlahovic. Se la Juventus dovesse, invece, qualificarsi alla prossima Champions, ed evitare penalizzazioni, non si escludono interventi sul mercato, o ulteriori rinnovi”

Sul futuro di Mourinho?

“La panchina del Chelsea, visto il rendimento deludente dei blues, può ormai considerarsi liberata, così come quella del Tottenham. Il tecnico portoghese ha le orecchie sempre ben puntate verso quelle che potrebbero essere nuove occasioni. Le panchine di Premier, con le notevoli possibilità di investimento, sono un fattore da considerare per il mercato degli allenatori”

Il nuovo che avanza di questa settimana?

“Parliamo di Vanja Vlahovic, giunto in prestito all’Atalanta dal Partizan Belgrado, con cui ha giocato in tutte le giovanili, oltre che le qualificazioni alla Conference ed Europa League tra le fila della prima squadra. È una punta che vanta nove presenze e quattordici gol, ha praticamente spaccato il campionato. Il serbo gode di una fisicità importante, con un metro ed ottantaquattro a soli diciannove anni. La scadenza del prestito è fissata a giungo 2023, ma andrà considerata l’ipotesi del trasferimento a titolo definitivo in nerazzurro, soprattutto in virtù di una cessione di Hojlund”

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Di Francesco Di Martino

Sono intraprendente con grandi passioni nel cuore. Il giornalismo è una di queste, dove mi interesso, in particolare di calcio, musica e cinema. Un pregio? la determinazione mentre un difetto ...che scelgano gli altri. Per tutti sono Francesco di Choose Naples @francesco_choose_naples

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