Cala il sipario, su Campionato di calcio di Serie A per la Società Sportiva Calcio Napoli 2022/2023.
Cala il sipario, con ben 5 giornate che hanno visto gli azzurri ricevere applausi a scena aperta per la matematica vittoria.
Cala il sipario su un allenatore che, con questa vittoria, sarà ricordato in “eterno” nel cuore dei tifosi, ed in fondo, la sua partenza, sancisce proprio questa volontà di essere consegnato all’eternità, come eroe.
A tale proposito, per meglio comprendere la decisione del nostro mister, mi piace ricordare l’episodio dell’Iliade che vede come protagonisti Achille e la madre Teti.
Achille, come ogni altro giovane che parte per la guerra, riceve le raccomandazioni: Quella della madre Teti, la quale gli prospetta due differenti destini, una vita breve, ma una gloria eterna (κλέος ἄφθιτον), oppure una lunga vita (ἐπὶ δηρὸν αἰὼν) senza fama e onori.
La madre Teti, la dea dai piedi d’argento, mi disse
che duplice fato mi porta a destino di morte;
se, qui rimanendo, combatto intorno alla città dei troiani,
svanisce il mio ritorno, ma imperitura sarà la gloria;
se invece torno a casa, alla amata terra del padre,
svanisce la mia nobile gloria, ma per molti anni avrò
vita, né subito destino di morte mi raggiungerà.
Iliade, IX, vv. 410-416
Cala il sipario, ma in regia ed in sala prove, già si pensa al prossimo spettacolo… ed ai nuovi eroi che calcheranno il manto erboso del Maradona.
Cala il sipario, in maniera vittoriosa, dopo trentatré anni di battaglie, fatte di vittorie e di sconfitte dolenti, e come dice mio figlio, quando gli ricordo il passato: papà erano “altri tempi”, probabilmente è vero, erano altri tempi.
Cala il sipario, anche e soprattutto sull’arte di arrangiarsi dei napoletani. Questa vittoria, diciamolo, una buona volta e per tutte, è davvero la vittoria di Napoli.
Cala il sipario, ma il sipario, il giorno che si alzerà nuovamente, vedrà una nuova città, nuovi tifosi, o meglio tifosi più consapevoli, perché quest’annata parimenti alla trasformazione in atto in città, davvero ci consegna una capitale europea, pronta a misurarsi in tutti i campi. Una consapevolezza che non è riscatto, ma è fatta di lavoro, programmazione, organizzazione finalizzata a vincere nella vita.
Cala il sipario, definitivamente, sui luoghi comuni che hanno caratterizzato Napoli da sempre. Pizza, mandolino e Vesuvio, in particolare, quest’ultimo, utilizzato per offendere il popolo napoletano, quest’anno apparivano come epiteti di un tempo antico, come gli antichi venditori che davano la voce per vendere qualche patata in più. Tristissime melodie cui nessuno dava credito, finanche gli stessi autori, non erano convinti di pronunciarle, tanto era l’incanto di vederci giocare.
Cala il sipario, con la certezza di non essere smentiti di aver vinto, contro tutto e contro tutti.
Non cala il sipario, sul nostro presidente Aurelio De Laurentis, che come un moderno Leonida dei mitici 3/cento, è già al lavoro affinché nuove Termopili consegnino alla storia il suo ed il nostro Napoli.
FORZA NAPOLI SEMPRE
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