2° giorno della 53esima edizione del Giffoni Film Festival
A cura della nostra inviata Fabrizia Russo
Giffoni Film Festival: “Stranizza d’amuri”, una storia che va ricordata
Siamo solo al secondo giorno di festival e Giffoni si è già dimostrato indispensabile.
La giornata ha preso una piega dolce con l’arrivo dei giudici del programma Bake off Italia. Alla sua undicesima edizione Benedetta Parodi torna come conduttrice, accompagnata dai colleghi Damiano Carrara, Ernest Knam e Tommaso Foglia. La nuova stagione del programma andrà in onda l’8 settembre su Real Time e vedrà la partecipazione di sedici concorrenti che si contenderanno il titolo di miglior pasticcere amatoriale d’Italia. Sfida dopo sfida, i partecipanti dovranno affrontare delle prove legate al tema del sogno. A detta della conduttrice, quest’anno ci sarà un ritorno alla tradizione: i concorrenti dovranno infatti confrontarsi con le ricette più complicate delle precedenti edizioni del programma. Lo stesso Re del Cioccolato, Ernest Knam ha dichiarato di voler distaccarsi dalla pasticcieria moderna per riesplorare dolci più classici.
Parlando di tradizioni, trovandosi in Campania è stato di fondamentale importanza scoprire quale fosse il dolce della cucina napoletana che i nostri giudici preferiscono. Dopo un’accesa discussione, di comune accordo la sfogliatella riccia è stata decretata la regina indiscussa.
In vista dell’uscita del suo nuovo film Noi anni luce, che verrà presentato in anteprima nei prossimi giorni al festival, Caterina Guzzanti ha affrontato le prime interviste con i giurati. In sala stampa ha parlato dei suoi più recenti progetti, ma i riferimenti a Boris erano inevitabilmente dietro l’angolo. Alla mia domanda sul perché le grandi piattaforme streaming puntino sempre più sui prodotti italiani, la Guzzanti ha rivelato che in realtà inizialmente la Disney non era entusiasta dell’acquisizione della serie. Ad oggi Boris è doppiato in numerose lingue, ed è il programma italiano di punta della piattaforma.
La sera il pubblico ha potuto scegliere se assistere all’esibizioni di Alfa e di Jpata e Off Samuel sul palco del Giffoni Music Concept o alla proiezione del film Stranizza d’amuri. Il film diretto da Giuseppe Fiorello racconta la storia di due ragazzi siciliani che vanno contro le proprie famiglie per vivere il loro amore proibito. Il film si ispira ad un fatto di cronaca degli anni 80’ che ha dato vita alla fondazione dell’organizzazione Arcigay, un movimento che lotta per la liberazione della comunità LGBTQIA+. Riprendendo il tema di questa edizione del Festival, la storia di Gianni e Nino risulta indispensabile ancora oggi. Per citare le parole del Rappresentante del “Palermo Pride” Luigi Carollo “oggi vi sono più discriminazioni anche più nascoste e dunque più subdole”.
Personalmente ho apprezzato la capacità di Fiorello di trasportare sul grande schermo una storia di grande spessore, riuscendo a mantenere costante l’attenzione del pubblico. Concordo nel dire che nonostante i fatti risalgono a quarant’anni fa, è importate continuare a raccontare determinate storie. È ignobile come la cronaca attuale sia ancora piena di storie simili a quelle narrate nel film.
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