Puccini 1924=2024 … Turandot al San Carlo
Nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini.
Il Teatro San Carlo di Napoli sceglie di inaugurare la sua nuova stagione con l’ultimo capolavoro del grande compositore: “Turandot”, che va in scena sabato 9dicembre in una nuova produzione con la regia di Vasily Barkhatov e la direzione di Dan Ettinger.
Il sipario si alzerà sabato 9 dicembre 2023 sulla nuova produzione per la regia di Vasily Barkhatov, al suo debutto al San Carlo. La direzione è affidata al direttore musicale Dan Ettinger, alla sua prima inaugurazione sancarliana, sul podio alla testa di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.
Nato a Mosca, classe 1983, Barkhatov è tra i registi più richiesti della sua generazione, tra le ultime produzioni operistiche che ha firmato si ricordano Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper Berlin e Le Grand Macabre di György Ligeti all’Opera di Francoforte.
Le scene sono di Zinovy Margolin mentre firma i costumi Galaya Solodovnikova, le luci sono di Alexander Sivaev.
Un cast internazionale vede in primo piano Sondra Radvanovsky, una delle grandi voci del nostro tempo, affrontare il ruolo della principessa Turandot con al suo fianco Yusif Eyvazov nei panni del principe Calaf e Rosa Feola in quelli di Liù.
In alternanza con il cast principale ci saranno invece, nelle recite del 10, 13 e 16 dicembre, Oksana Dyka (Turandot), Seok Jong Baek (Calaf), Amina Edris (Liù).
Nella compagnia di canto anche Alexander Tsymbalyuk (Timur), Alessio Arduini (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Francesco Pittari (Pong), Sergio Vitale (Un mandarino). Completano il cast Nicola Martinucci (Imperatore Altoum), Valeria Attianese (Prima ancella), Linda Airoldi (Seconda ancella), Vasco Maria Vagnoli (Il Principino di Persia). Maestro del Coro è Piero Monti.
Opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, Turandot mancava dalle scene sancarliane dal 2015 e andrà in scena nella versione con il finale di Franco Alfano.
È tra le opere più belle e sognanti di Giacomo Puccini. Il soggetto, la musica, l’atmosfera che si crea durante l’Inno alla luna non hanno uguali.
La famosa romanza All’alba vincerò, è una tra le più iconiche del melodramma italiano.
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